Architetture per trasmissioni su canali wireless.

L'architettura di reti wireless, già presente attorno a noi, consiste in uno o più livelli di infrastrutture. Alla rete fisica, si sovrappone un'infrastruttura per l'accesso, un'infrastruttura per la distribuzione dei dati, e sempre più spesso un'infrastruttura per i servizi personalizzati. Ogni infrastruttura è concepita in modo distribuito ed è il frutto dell'integrazione di soluzioni assai diverse, dettate da criteri di opportunità tecnologiche, geografiche, e finanziarie. Nell'ambito dell'infrastruttura per i servizi, si studia l'organizzazione delle trasmissioni per la distribuzione di contenuti tramite un sistema di servers, capace di trasmettere, per diffusione e su richiesta, dati ad un numero arbitrario utenti. In particolare, si progettano architetture per la distribuzione dei contenuti che adeguano la modalità di trasmissione dei dati alla popolarità dei dati stessi. I dati popolari sono diffusi (pushed) con uno scheduling gestito autonomamente dal sistema di servers, mentre i dati di 'nicchia' sono trasmessi (pulled) solo su richiesta esplicita dell'utente. La modalità di trasmissione di un dato può variare se si modifica il valore di soglia della popolarità che separa i dati diffusi da quelli trasmessi. In [C5, C6, C7, C8, C9], varie architetture sono proposte, ciascuna con particolare attenzione ad aspetti diversi del problema. Innanzitutto, le architetture studiate scelgono il valore di soglia delle popolarità in modo che sia garantito un tempo massimo entro il quale l'utente in ascolto riceva il dato di suo interesse. Le architetture proposte si differenziano, poi, a seconda di come gestiscono i dati trasmessi su richiesta. Nel caso di un solo canale di trasmissione, la soluzione più semplice fa seguire a ciascuna diffusione una trasmissione su richiesta, se ve ne è almeno una in attesa. Un'altra soluzione contempla un canale di ritorno dall'utente al server con banda non trascurabile per gestire una coda di richieste per ciascun dato e seleziona ad ogni trasmissione il dato più richiesto. Tale selezione può tenere conto del comportamento (impazienza e/o pigrizia) degli utenti. Ad esempio, richieste troppo ravvicinate per lo stesso dato possono essere ignorate se si assume che provengono da un utente impaziente, mentre richieste sporadiche provenienti da un utente possono essere servite per non perdere un possibile nuovo cliente. Infine, è stata studiata una strategia on-line, che non conosce a priori le popolarità dei contenuti da diffondere, e utilizza canali multipli. I dati sono partizionati fra i canali e ciascun canale è gestito con uno scheduling ibrido push-pull. Una sintesi di quasi tutti i risultati ottenuti è proposta in [A4]. In [A5], si modellano e e si valutano le prestazioni di un'architettura ibrida push-and-pull. In particolare si determinano i tempi di risposta individuale per ogni item diffuso e il tempo necessario a svuotare la coda delle richieste da trasmettere. Infine, si estende l'algoritmo di scheduling in modo da ottimizzare la qualit\`{a} del servizio sostenibile. qualità del servizio sostenibile.


cristina pinotti 2007-12-19